IDEATORE: ROBIA RASHID
STAGIONE: UNO
NON SO' MINIMAMENTE COSA SIGNIFICHI AVERE UN FIGLIO, FRATELLO O AMICO AUTISTICO, E' UNA PAROLA CHE HO "IMPARATO" A CONOSCERE ALLA TV.
SAREI UN IPOCRITA SE, DOPO AVER VISTO ATYPICAL, DICESSI CHE MI HA FATTO CAPIRE TUTTO. UNA CERTEZZA PERO' CE L'HO, ATYPICAL TI AVVICINA DI PIU' AL PROBLEMA, TE LO METTE DAVANTI SENZA SDOLCINATURE O CLICHE' STILE PROGRAMMI "FACCIAMOCI I CAZZI VOSTRI".
PROBLEMA, PERCHE' L'AUTISMO DEVE ESSERE VISTO PER QUELLO CHE E', ED ATYPICAL NON PRENDE NESSUNA SCORCIATOIA O DIREZIONE OPPOSTA PER CENTRARE IL PUNTO.
VIVERE CON UNA PERSONA AUTISTICA TI RIEMPIE LA VITA, MA IN TUTTI I SENSI, SIA POSITIVI CHE NEGATIVI, ARRIVA FINO A STRABORDARE, CONSUMARTI E, IN MOLTI CASI, POTREBBE FARTI ABBANDONARE LA NAVE.
E' QUELLO CHE ACCADE ALLA FAMIGLIA GARDNER, COMPOSTA DA DUE GENITORI E LA FIGLIA MINORE ALLE PRESE CON SAM, IL LORO FIGLIO AUTISTICO CHE, COME TUTTI GLI ADOLESCENTI, SI AVVICINA PER LA PRIMA VOLTA ALL'AMORE.
INTORNO ALLA FAMIGLIA RUOTANO DIVERSI PERSONAGGI ESTERNI, COME LA PSICOLOGA DI SAM, PARTE FONDAMENTALE SIA DELLA TRAMA CHE DELL'EVOLUZIONE "AMOROSA" DEL PROTAGONISTA, E IL SUO MIGLIORE AMICO, UN RAGAZZO CON GLI ORMONI A PALLA CHE DARA' CONSIGLI A VOLTE "SCAPESTRATI" ED INCOSCIENTI.
IL PUNTO FORTE DI ATYPICAL SONO PROPRIO I PERSONAGGI NON PROTAGONISTI, DOPO UN PO' CI SI DIMENTICA CHE LA SERIE PARLA DI UN RAGAZZO AUTISTICO, PERCHE' OGNI PERSONAGGIO HA UN SUO MODO DI "INTERPRETARE" L'AUTISMO: UNA MADRE TROPPO APPRENSIVA CHE TRATTA IL TEMA PIU' SOTTO L'ASPETTO "MEDICO" CHE EMOTIVO, UN PADRE CHE AVREBBE SEMPRE VOLUTO UN FIGLIO "NORMALE" E CHE CERCA UN APPROCCIO MENO "MEDICO" E PIU' EMOTIVO, UNA SORELLA CINICA E PARECCHIO STRONZA, MA GUAI A TOCCARLE IL FRATELLO.
TUTTI TRATTANO L'AUTISMO NELLA MANIERA GIUSTA ED ERRATA, NELLA BUONA E CATTIVA SORTE.
ARRIVERETE QUASI A SCHIERARVI IN ALCUNE PUNTATE, MA ALLA FINE CAPIRETE CHE UNA PERSONA AUTISTICA E' SICURAMENTE PIU' EMPATICA, SINCERA E "SPIETATA" DI NOI COMUNI MORTALI E CHE, QUINDI, NON ESISTE UNA FORMULA MAGICA.
LE PERSONE AUTISTICHE NON SONO FATTE CON LO STAMPINO.
SAM TRATTA L'AMORE IN MODO SCHEMATICO, CI SONO REGOLE DA RISPETTARE E ALL'INIZIO NON CI SARA' SPAZIO PER LE EMOZIONI, E' COME SE LA MATEMATICA E I SENTIMENTI TROVASSERO UN PUNTO D'INCONTRO.
ATYPICAL E' TUTTO AL PUNTO GIUSTO: RIDI AL PUNTO GIUSTO, TI COMMUOVI AL PUNTO GIUSTO, TI INCAZZI AL PUNTO GIUSTO E CAPISCI L'AUTISMO AL PUNTO GIUSTO, RISPETTANDO CHI L'AUTISMO LO VIVE OGNI GIORNO, SENZA DIVENTARE UNA SERIE CHE USA QUESTO TEMA PER FARCI SENTIRE TUTTI DELLE PERSONE MIGLIORI DOPO AVERLA GUARDATA.
CHI E' ABITUATO ALLA TV DEI PIANTI IN DIRETTA, SICURAMENTE NON APPREZZARA' IL MODO DI FARE DELLA SERIE, MOLTI POTREBBERO PRENDERLA PIU' COME UNA PRESA IN GIRO NEI CONFRONTI DELL'AUTISMO, ED E' PROPRIO QUESTO IL PUNTO, UNA PERSONA AUTISTICA NON HA BISOGNO DI GENTE FINTA E CHE SI PRENDE TROPPO SUL SERIO PER PAURA DI "SCALFIRE" UNO STATUS CHE SI E' CONQUISTATO NEGLI ANNI.
NON SO' ANCORA NULLA SULL' AUTISMO, MA ATYPICAL TI LANCIA DEI PICCOLI, MA EFFICACI, INPUT SUL TEMA.
Scrivi commento